Quando un potenziale cliente sceglie te piuttosto che un tuo competitor?

È una domanda che credo tu ti sia posto tante volte.

Che risposta ti sei dato/a?

Ti fornisco la mia.

Branding 

In questo articolo ho già provato a spiegarti cosa significa il “branding”.

Voglio essere ancora più esplicito, provando a raccontarti come possiamo allora anche noi (professionisti o imprenditori) fare branding.

L’obiettivo non è altro che posizionarci nella mente dei nostri potenziali clienti in modo tale che si ricordino di noi al momento giusto.

Un metodo che fino a un po’ di anni fa significava banalmente sfruttare il meccanismo pubblicitario per cui un’azienda acquisiva spazi pubblicitari in TV, aumentava la distribuzione e le vendite generando profitti.

I consumatori erano stati educati a credere che la presentazione televisiva fosse di assoluta garanzia per la qualità del prodotto e a ricercare i prodotti attraverso il mezzo televisivo.

Oggi lo scenario  è molto diverso: consumatori non si fidano più, non sono attenti e interessati ai meccanismi con cui quelli della mia generazione di boomer sono cresciuti.

Possedere una parola nella mente del cliente potenziale

Ce lo ricordano Al Ries e Jack Trout nel loro testo “Le 22 immutabili leggi del marketing“.

Prova a pensare all’ultima volta che hai acquistato un prodotto o un servizio.

Perché hai scelto proprio quello?

Sicuramente ti soddisfava e hai pensato che fosse la soluzione migliore per te in quel momento. 

Cosa succede quando abbiamo bisogno di qualcosa?

Nella nostra mente iniziano ad incastonarsi delle risposte che pian piano ci suggeriscono il da farsi.

Ho fame e ho poco tempo per una pausa, senza aver nulla in frigo nè tantomeno un bar nelle vicinanze?

La soluzione potrebbe essere già nella mia testa: nel tempo ho acquisito indirettamente informazioni rispetto ai servizi di “food delivery” che possono fare al caso mio in questo momento ed è probabile che uno di questi si sia posizionato meglio nella mia mente grazie ad un marketing e ad una comunicazione che per me è stata particolarmente efficace. 

Non si tratta di ammorbare o di approfittare del tempo altrui per arrivare primi. 

Come entrare nella mente altrui con il nostro prodotto o servizio

Il marketing è quella materia che come ho cercato di spiegarti altre volte si occupa di comprendere i bisogni dei potenziali clienti per poterli soddisfare con il nostro prodotto o servizio immesso sul mercato, facendoci percepire come la soluzione più adeguata per loro.

Come si attua questo processo?

Mi piace ragionare schematicamente ed ecco i passi che ti suggerisco di compiere.

  1. Definisci al meglio chi sei
  2. Rendi evidenti (a te e agli altri) i perchè che ti spingono a fare ciò che fai
  3. Interrogati sui tuoi valori e su come vuoi che le persone pensino a te, facendo emergere le tue unicità

Una volta che hai definito tutto ciò, inizia a comunicare.

  1. Scegli i “luoghi” che frequentano i tuoi potenziali clienti
  2. Con grande pazienza e costanza Intrattenili con contenuti di valore e che possano interessarli (non li devi convincere, devi farti percepire come competente, onesto/a, sincero/a e affidabile)

Nel tempo e con i contenuti giusti le persone inizieranno a prendere consapevolezza di te e delle tue soluzioni ai loro bisogni.

In tutto questo, ovviamente, potrai sviluppare la tua strategia di inbound marketing grazie alle potenzialità del digitale proponendo al momento giusto il contenuto giusto alla persona giusta.

Ascolto, coerenza e trasparenza

Non c’è alcuna magia, nessun trucchetto.

Le persone ci apprezzano quando siamo capaci di ascoltarle e quando, conoscendole a fondo, siamo in grado di attirarle senza farle scappare.

Non serve la genialata estemporanea: serve competenza, un linguaggio comprensibile e coerenza.

Già, tutti noi misuriamo la coerenza negli altri (prima che in noi stessi, ahimè). 

La trasparenza è un aspetto che non possiamo trascurare: i venditori di fumo non piacciono a nessuno e (fidati) se sei onesto/a e non hai nulla da nascondere inutile che pensi che mettere in piazza ciò che può essere visto come una debolezza sia negativo.

Nessuno è perfetto ed è meglio essere chiari e al limite non accettare un incarico (se vendi servizi) piuttosto che fingere di essere in grado di fare qualcosa per cui non sei portato/a e scontentare il cliente finale. 

Buon lavoro!