L’importanza della presenza online

Gli atteggiamenti sbagliati online possono avere conseguenze negative sulla nostra reputazione e sulle opportunità professionali attuali e future.

I dati di We Are Social relativi al 2022, raccontano che l’umanità ha stabilito un nuovo record di tempo che trascorre sui social media, giunto a circa 1/3 del totale del tempo che passiamo online.

Con l’aumento di questa presenza sui social media e su internet in generale, è sempre più importante prestare attenzione a come ci presentiamo online.

Il modo in cui curiamo i nostri profili, anche personali e il come interagiamo, diventano un metro di valutazione difficilmente trascurabile. 

Atteggiamenti negativi online

Possiamo riassumere schematicamente alcuni atteggiamenti negativi che possono inficiare sulla nostra reputazione e, quindi, sul modo con cui le persone inizieranno a valutarci in diversi contesti:

  • Uso eccessivo di emoticon e abbreviazioni
  • Cadere nel tranello degli algoritmi e delle bolle
  • Commentare senza conoscere ciò di cui si parla
  • Utilizzare un linguaggio inappropriato
  • Postare informazioni troppo private

Uso eccessivo di emoticon e abbreviazioni

Tra gli atteggiamenti negativi più comuni, l’uso eccessivo di emoticon e abbreviazioni, può rendere il nostro modo di scrivere poco professionale e talvolta ridicolo agli occhi di persone che non sono abituate a questo linguaggio.

Là fuori incontriamo chiunque che, come noi, ha accesso alle informazioni pubbliche che decidiamo di condividere con gli altri.

Nessuno si aspetta di incrociare dei “Calvino” in erba, tuttavia è opportuno curare il linguaggio in modo da non creare equivoci e far comprendere il concetto che vorremmo esprimere. 

L’uso delle emoji può essere di aiuto, ad esempio, quando vogliamo esprimere emozioni o sensazioni che possono essere travisate. 

Inserire una faccina sorridente accanto ad una frase può essere determinante per non scatenare un litigio o un fraintendimento.  

Importante è non eccedere e mettersi nei panni di coloro i quali entreranno in contatto con quanto stiamo asserendo.

Cadere nel tranello degli algoritmi e delle bolle

Eli Parisier nel suo libro “The Filter Bubble: What The Internet Is Hiding From You” racconta come i risultati personalizzati sui motori di ricerca e gli algoritmi social stiano influenzando la nostra percezione del mondo e limitando la nostra esposizione a idee diverse e opinioni contrastanti.

Parisier sostiene che questi filtri invisibili stanno creando “bolle di filtro” che ci isolano da informazioni importanti e ci lasciano esposti solo a informazioni che confermano le nostre opinioni e preferenze. L’autore invita a prestare attenzione a questi filtri e a cercare di diversificare la nostra esposizione a diverse idee e opinioni.

Non avere consapevolezza di ciò è limitante e inficia pesantemente la nostre percezioni.

Inutile, inoltre, lamentarsi di ciò che vediamo sulle timeline dei social. Se vediamo un contenuto piuttosto che un altro è perché o lo abbiamo voluto oppure perché in passato abbiamo fornito segnali all’algoritmo di un interesse specifico.

Basterebbe non seguire chi non ci piace e ripulire il nostro feed di notizie, istruendo l’algoritmo su cosa (e chi) mostrarci e cosa, invece, non farci visualizzare. 

Qualche giorno fa ho incrociato l’ennesimo commento di chi è vittima di tutto ciò ma non ne è consapevole ed anzi pensa di poter aprire bocca su tutto.

La persona era intervenuta su un post di un “profilo” asserendo che non era interessato. alla risposta di quest’ultimo che gli ricordava che non era obbligato ad assistere, il suo ritorno è stato questo.

Arrivo, così, al punto successivo.

Commentare senza conoscere o senza pudore

MI è capitato più di una volta di osservare comportamenti di persone che senza particolare cognizione di causa o filtri, si permettono di commentare in modo non opportuno i contenuti altrui.

L’effetto è lo stesso che provoca quando (offline) stai parlando con una persona ed una terza (che magari conosci appena o che addirittura non conosci affatto) commenta senza particolari filtri ciò che stavi dicendo.

Cosa ne pensi di tale comportamento?

Ecco, fai attenzione a non replicarlo.

A non dare ragione al timore che Umberto Eco aveva rispetto al fatto che i social avevano dato voce a legioni di imbecilli.

Non dobbiamo sentirci obbligati a dire la nostra sempre e comunque, a maggior ragione se non conosciamo le persone che stanno discutendo, oppure quando non siamo competenti su un argomento. 

E’ fondamentale verificare le informazioni che condividiamo online. Con la diffusione di fake news, bufale e di teorie complottiste, è importante essere critici e verificare la validità delle informazioni prima di condividerle con gli altri.

Utilizzare un linguaggio inappropriato

Ampliando i concetti espressi qui sopra, è importante sottolineare come commenti offensivi possano danneggiare pesantemente la nostra reputazione online, così come l’utilizzo di un linguaggio inappropriato.

Online potremmo sentirci maggiormente disinibiti ma questo potrebbe essere un grosso problema, un boomerang per l’esattezza. 

Postare informazioni (troppo) personali

È importante non condividere informazioni personali o private: possono essere utilizzate da persone indesiderate, per i loro scopi. 

Non è indispensabile raccontare ogni nostro singolo spostamento, indicare tramite immagini o riferimenti a situazioni della sfera privata e personale.

Anche solo una foto completa del tuo schermo del computer può raccontare cose che sarebbe meglio non divulgare.

Conseguenze degli atteggiamenti sbagliati online: la nostra reputazione

Internet non dimentica, recita un payoff di una campagna di sensibilizzazione.

Dovremmo ripetercelo spesso.

prima di postare pensa

Pensiamo a fondo prima di pubblicare qualsiasi cosa: gli atteggiamenti sbagliati online possono avere un impatto negativo sulla nostra reputazione a lungo termine e compromettere le opportunità future, sia professionali che personali. 

Per correggere gli atteggiamenti sbagliati online, è importante prima di tutto fare una riflessione sulla nostra presenza online e su come ci presentiamo. 

Mantenere una buona reputazione online può avere un impatto positivo sulla nostra vita, a tutto tondo, e aiutarci a costruire relazioni sane e positive con gli altri.

Se vuoi saperne di più sulla reputazione puoi seguire un mio (breve) video corso gratuito.