Nell’era digitale dominata dall’intelligenza artificiale, potresti pensare che le “vecchie regole SEO” abbiano perso il loro fascino, o meglio, il loro valore.

Nulla potrebbe essere più lontano dalla realtà.

Sebbene l’AI stia trasformando numerosi aspetti del marketing digitale, l’importanza di una solida strategia SEO rimane un pilastro insostituibile per chiunque desideri conquistare e mantenere visibilità online.

Nel mio articolo precedente, ho esplorato perché, nonostante i cambiamenti e le evoluzioni, la SEO è più rilevante che mai. Continuando su questa linea, in questo approfondimento vediamo come le pratiche SEO di base non solo rimangano rilevanti, ma siano essenziali per navigare con successo il complesso paesaggio digitale modellato dai recenti aggiornamenti degli algoritmi di Google.

Ecco come, nonostante tutto, le fondamenta del SEO continuano a supportare la tua presenza online, offrendo un terreno solido su cui costruire la tua strategia digitale.

Parola di… Google.

Negli ultimi tempi, è stato lo stesso Google, infatti, a ribadire l’importanza della qualità dei contenuti nel suo processo di indicizzazione e classificazione delle pagine web.

Gary Illyes, uno degli ingegneri del team di ricerca di Google, ha svelato come il gigante della ricerca valuti la qualità di una pagina web.

Queste rivelazioni sono fondamentali per noi che lavoriamo nel mondo del SEO, puntando costantemente a ottimizzare la visibilità online delle nostre risorse digitali.

Crawling e Rendering

Il primo passo del processo di Google è il crawling: durante questa fase, Google esplora il web alla ricerca di nuove pagine o aggiornamenti di quelle esistenti. Questo è il momento in cui il tuo contenuto viene scoperto.

Dopo il crawling, Google procede con il rendering delle pagine scaricate. In questa fase, il motore di ricerca elabora le pagine proprio come farebbe un browser, permettendo così di visualizzare il contenuto esattamente come farebbe un utente reale. Questo passaggio è cruciale per garantire che il contenuto sia accessibile e ben strutturato.

Analisi del contenuto: oltre il Testo

Google non si ferma alla semplice visualizzazione delle pagine ma compie altre analisi:

  • Estrazione di testo e elementi: analizza il contenuto per estrarre testo, immagini, video e altri elementi significativi.
  • Classificazione: Le pagine vengono poi classificate in base al loro tipo, come articoli o ricette, per facilitare ricerche più mirate e pertinenti.

Elaborazione HTML: il dettaglio che fa la differenza

Durante l’elaborazione HTML, Google verifica l’HTML per correggere eventuali errori semantici e assicurarsi che i tag siano posizionati correttamente, con particolare attenzione all’elemento <head>, che contiene meta-tag e link-tag fondamentali per l’indicizzazione.

Il ruolo del Tag “Canonical”

Uno degli aspetti più interessanti è la raccolta di segnali, tra cui il tag rel=”canonical”.

Questo tag aiuta Google a gestire problemi di contenuto duplicato e a determinare quale versione di una pagina considerare come principale. È essenziale per concentrare il valore SEO su una singola pagina, evitando la dispersione di link.

Indicizzazione? La qualità prima di tutto

Infine, la decisione di indicizzare o meno una pagina dipende dalla sua qualità complessiva e dai segnali raccolti.

Solo le pagine che Google ritiene di alta qualità, affidabili e pertinenti finiscono nell’indice, che è un vasto database di contenuti pronti a essere mostrati agli utenti in risposta alle loro ricerche.

Impatti degli aggiornamenti Core e Anti-Spam di Google

Dopo aver compreso come Google gestisce l’indicizzazione, è importante esaminare anche il Core e Anti-Spam Update, un altro segnale significativo del colosso della ricerca che ha ridefinito le regole del gioco per editori e specialisti SEO.

Questi aggiornamenti puntano a penalizzare i contenuti di bassa qualità e a promuovere quelli che realmente apportano valore agli utenti.

L’obiettivo principale di questi aggiornamenti è di contrastare l’abuso di pratiche ormai superate e poco etiche:

  • Sfruttamento di domini scaduti: Google sta intensificando i controlli contro chi acquista domini scaduti per sfruttarne la reputazione, spesso deviandone il settore di riferimento o impiegandoli in attività ingannevoli.
  • Abuso di contenuto su larga scala: con la diffusione delle tecnologie AI, si è assistito a un aumento dell’uso improprio nella generazione di contenuti, spesso di scarsa qualità. Google penalizza severamente i siti che non offrono un valore aggiunto genuino.
  • Abuso della Reputazione del sito: viene messo sotto accusa l’acquisto non etico di contenuto sponsorizzato o link da siti terzi, pratiche che fino a poco tempo fa potevano sembrare marginali, ma che oggi sono considerate gravi infrazioni.

Prendendo atto di tutto, questo diventa facile trarre conclusioni che ci possono essere utili.

L’abuso di contenuti generati artificialmente, senza un controllo umano che ne garantisca la qualità e l’autenticità, può portare a penalizzazioni severe, dimostrando come Google continui a valorizzare l’autenticità e la pertinenza.

Se hai un sito web, un blog o stai pensando di realizzarne uno, prendi seriamente in considerazione l’importanza di investire in una SEO autentica e di alta qualità.

È fondamentale riconoscere che, nonostante l’avanzamento tecnologico e l’avvento dell’intelligenza artificiale, le pratiche SEO tradizionali continuano a essere indispensabili per conseguire risultati duraturi nel digitale.

Ce lo ha ribadito lo stesso Google.

Le tecniche di ottimizzazione ben radicate e l’integrità del contenuto rimangono al centro di una strategia digitale di successo.

Rifletti sull’importanza di una strategia SEO basata su autenticità e qualità e se senti il bisogno di rafforzare la tua presenza online, sappi che offro servizi di SEO Copywriting che non solo rispettano le linee guida di Google ma elevano anche il tuo contenuto per distinguerti nella vastità del web.


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