Che cos’è l’Intelligenza Artificiale

L’intelligenza artificiale (AI) è la simulazione dell’intelligenza umana in macchine che sono programmate per pensare e apprendere. Ciò può includere la capacità di comprendere il linguaggio naturale, il ragionamento, la percezione visiva e uditiva, e la capacità di prendere decisioni e risolvere problemi. L’IA può essere utilizzata in una vasta gamma di applicazioni, tra cui il riconoscimento vocale e visivo, la guida autonoma, la diagnostica medica e la previsione del tempo.
(testo elaborato da Chat GPT a seguito del prompt “definizione di intelligenza artificiale”)

Le basi si cui poggia un sistema di AI (a seconda del compito che deve assolvere) includono:

  • algoritmi di machine learning
  • reti neurali
  • basi di dati
  • tecnologie di elaborazione del linguaggio naturale
  • tecniche di ottimizzazione

ChatGPT: cosa sapere sul modello di linguaggio di OpenAI

Il ChatGPT (Generative Pretrained Transformer) è uno strumento di elaborazione del linguaggio che utilizza algoritmi avanzati di apprendimento automatico per generare risposte simili a quelle umane ed è stato sviluppato da OpenAI, società fondata da Elon Musk.

chatGPT

Possiamo considerare ChatGPT come un chatbot basato su tecniche di intelligenza artificiale avanzate, per rispondere in modo plausibile a domande formulate in linguaggio naturale.

Il modello è stato addestrato utilizzando oltre 40 Terabyte (bilioni di byte, per capirci) di testi, il che lo rende uno dei modelli di linguaggio più grandi e sofisticati mai creati e che gli consente di generare testo di alta qualità e che migliora grazie ai feedback degli istruttori umani. 

Il modello utilizzato è un Transformer, un modello linguistico di grandi dimensioni basato su GPT-3.5, che già nel 2020 suscitò molto interesse tra gli addetti ai lavori. 

Questa versione è in grado di fornire risposte più lunghe, elaborate e coerenti con la domanda, ma va tenuto presente che si tratta comunque di un software che non è in grado di capire il senso del discorso come farebbe un essere umano. 

La prima versione di ChatGPT è stata lanciata il 30 novembre 2022, seguita da una nuova versione a metà dicembre.

Il ChatGPT è stato progettato per comprendere il contesto e la relazione tra le parole, il che gli consente di generare testo coerente e corretto, credibile.

ChatGPT è disponibile attraverso un’API di OpenAI, il che lo rende facilmente accessibile per gli sviluppatori e gli utenti finali. 

Per i non addetti ai lavori le API (Application Programming Interfaces) permettono a diverse applicazioni di potere interagire e scambiarsi dei dati: “quando un’applicazione fa una chiamata API, invia ad un’altra applicazione una richiesta specifica che viene ricevuta e processata da una API”

Ciò significa che chiunque può utilizzare il ChatGPT per creare chatbot, assistenti virtuali e altre applicazioni basate sull’intelligenza artificiale.

Il CHATGPT: il futuro della scrittura automatizzata

Con l’aumento dell’intelligenza artificiale e dell’apprendimento automatico, molti campi professionali stanno vedendo un cambiamento radicale nella forma in cui vengono svolti solitamente.

Uno di quelli in cui sta avvenendo una vera e propria rivoluzione, e sul quale sto personalmente riflettendo molto, è il mondo della scrittura.

In un recente studio dell’’Unctad (United Nations Conference on Trade and Development) si afferma che l’AI e i chatbot avranno un impatto sui posti di lavoro, creando nuove opportunità ma anche minacciando alcune professioni esistenti. 

I chatbot, infatti, potrebbero essere utilizzati per automatizzare attività ripetitive e semplici, liberando il tempo degli esseri umani per attività più complesse, ma potrebbero anche ridurre le opportunità di lavoro per le professioni che si concentrano su queste attività automatizzabili.

Secondo le previsioni del World Economic Forum (datate 2020) entro il 2025 l’intelligenza artificiale dovrebbe rimpiazzare 85 milioni di posti di lavoro, generando però al contempo 97 milioni di nuove posizioni lavorative.

Sarà davvero così?

Il ChatGPT potrebbe essere in grado di sostituire i copywriter?

Il modello di scrittura automatizzata che propone OpenAI, è in grado di comprendere il contesto e la relazione tra le parole, di rispondere alle domande in modo preciso e naturale, simile a come lo farebbe un essere umano.

La semplicità di utilizzo per cui puoi porre a questo “bot”  domande e richieste con una semplice stringa di testo come se parlassi con un amico o un collaboratore, è strabiliante.

Il CHATGPT è già stato utilizzato in una serie di applicazioni, anche relative alla generazione di testo creativo, come la scrittura di racconti e poesie. 

Ciò dimostra che il modello è in grado di scrivere testo di qualità, non solamente meccanico. 

Ma il ChatGPT non può sostituire completamente i lavoro di persone che scrivono, i cosiddetti copywriter.

Da quello che sto osservando e testando, ChatGPT è indubbiamente una risorsa preziosa per la scrittura automatizzata, che va a supportare il lavoro di chi lavora in questo settore, semplificandogli l’esistenza.

Chiariamoci subito. 

Non è uno strumento per gli autori e per chi vuole cimentarsi nella scrittura di un libro (anche se di esempi ve ne sono già, seppur ibridi).

L’intelligenza artificiale apprende e lo fa bene, ma non potrà mai superare la creatività umana e lo stile personale che ciascuno di noi imprime alla scrittura.

Ma se pensiamo a testi pubblicitari, testi di approfondimento vario e tecnico, ecco che uno strumento come questo può diventare un ottimo supporto.

Pensiamolo, ad esempio, per generare contenuti di base in modo rapido ed efficiente, liberandoci da attività ripetitive o magari più noiose, consentendoci di concentrarci sul dare qualità e anima allo scheletro che la macchina ha realizzato.

ChatGPT può effettuare ricerche, realizzare brogliacci e fornirci scalette, script da controllare, arricchire, ampliare e ottimizzare.

Non so se sei d’accordo con me ma in certe occasioni partire da zero, superando la sindrome del foglio bianco, è molto faticoso.

Ti è capitato di considerarlo un elemento talmente demotivante da procrastinare il lavoro che dovevi svolgere? 

Ecco che usare la scrittura automatizzata ci consente di avere un’ottima traccia, che ci risparmia un lavoro preliminare, ma non “fatta e compiuta” da copiaeincollare, per intenderci.

Lo dichiara il chatbot stesso: i contenuti che vengono rilasciati in modo automatizzato sono talvolta anche imprecisi e arrivano solamente sino al 2021.

ChatGPT: qualche riflessione personale

Non mi piace mai gridare “Al lupo! Al lupo!” e quindi rimango alla finestra, testo e cerco di prendere ciò che di buono le innovazioni ci portano a supporto del nostro quotidiano e non il contrario.

Rientra nella mia filosofia di vita usare la tecnologia, la mia propensione e curiosità nei confronti della stessa mi spinge ad utilizzarla per migliorare le mie giornate e semplificare ciò che può essere semplificato, non farla diventare un’unica ragione di vita.

Oltre all’aspetto della scrittura, le applicazioni per il marketing possono essere davvero svariate.

Ti lascio una playlist con una selezione di alcuni video di approfondimento sul tema: