Attraverso il lavoro e gli errori commessi nel passato, ti posso dire con il cuore che ti suggerisco di intraprendere da subito la strada che queste ingenuità, peccati veniali (o chiamali come vuoi …) li evita.

Non esistono ricette segrete, non è la prima volta che te lo dico.

Tuttavia ci sono buone pratiche e direzioni sbagliate.

Oggi ti elenco cinque macro-errori che è bene non commettere se vuoi fare marketing con efficacia.

Ciascuna delle tematiche avrebbe bisogno di approfondimenti specifici, che magari in parte ho già fatto o che mi riprometto di fare in futuro.

I 5 errori nel marketing 

1) Non fare marketing ma pubblicità

Se per te fare marketing significa pubblicare qualche post sulla pagina di Facebook della tua azienda/associazione oppure acquistare un piede di pagina sul quotidiano locale allora forse stai commettendo un errore “strategico”.

Bellissimo questo video di Francesco Sordi,  che uso anche in aula, che con un piccolo esempio spiega cosa sia davvero il marketing.

La pubblicità, l’advertising, la promozione sono solo una fase del marketing che come spiegano quelli bravi si compone anche di: prodotto, prezzo e punto di vendita.

A questo proposito ti suggerisco un articolo molto completo e ben costruito in cui Fabio Pellencin spiega cosa sia esattamente il marketing  ed elenca le 4 P che ti ho citato.

Spesso cadiamo in questo errore, pensiamo di fare marketing per il semplice fatto di avere dei canali aperti e di acquistare spazi pubblicitari.

2) Non sapere a chi ti devi rivolgere

Eccolo qui, l’errore che tutti commettiamo all’inizio.

Vogliamo parlare a tutti e quindi non parliamo a nessuno.

Chi ha studiato marketing magari ha in testa che si debba individuare e raggiungere un target, ma molto spesso si fa fatica ad individuarlo ed anzi si rischia di farlo con troppa superficialità o senza dati a conforto.

La questione non si può risolvere e/o banalizzare in poche righe.

Ne ho iniziato a parlare in questo post ma come vedrai si tratta davvero di rimboccarsi le maniche ed iniziare un lavoro specifico.

In quell’articolo ti ho dato alcuni spunti ed approfondimenti che potrai fare.

Intanto però va acquisita la consapevolezza che senza sapere a chi ti devi rivolgere è inutile che ti ostini a provare e riprovare, sparare nel mucchio è poco produttivo e per esserlo devi comunque avere veramente un budget a tantissimi zeri.

Ma investimenti economici a parte, è davvero un errore (comune e in cui cadiamo tutti) partire senza conoscere il nostro interlocutore principe.

Come possiamo comunicare con lui/lei se non lo conosciamo?

A tuo figlio/a parli come parleresti ad un tuo fornitore?

3) Non avere una strategia

“La strategia senza la tattica è la via più lenta alla vittoria. La tattica senza la strategia è il rumore che precede la sconfitta” (Sun Tzu).

Ho scomodato Sun Tzu per esprimere meglio il concetto.

Sulle ali dell’entusiasmo ho visto partire tanti iniziando a “fare”, senza avere dietro un pensiero ragionato.

Il problema però è stata la mancanza di risultati.

Non nasconderti, io alzo la mano da “colpevole”.

Quante volte sei partito/a dallo strumento prima che dalla strategia?

Hai aperto il profilo/pagina sul social e sei partito/a pubblicando a raffica.

Poi ti sei arenato/a, hai constatato gli scarsi risultati, la vena creativa è sparita ….se ti immedesimi è perchè hai commesso anche tu l’errore di non pensare ad una strategia pensando che bastassero entusiasmo e poco altro visto che usare i social è banale ed alla portata di chiunque.

Cos’è questa strategia?
Ho provato a sintetizzarlo in questo post.

4) Non produrre contenuti

Se ritieni che il tuo lavoro non sia produrre dei contenuti allora sei incappato/a in un altro tragico errore.

Magari pensi che per comunicare mettendo in atto la strategia di marketing bastino dei post sui social con qualche promozione, ma che un blog o un video siano solo perdita di tempo o non facciano al caso tuo.

Ho incontrato (ed incontro) tanti che sono reticenti su questo aspetto.

Ma, credimi, se non basi la tua strategia sui contenuti i risultati non arriveranno.

Il content marketing è da sempre una risposta all’esigenza di comunicazione di professionisti, aziende e/o chiunque desideri trasmettere qualcosa ad altri.

5) Non mantenere le promesse

“Sii molto cauto nel parlare, perché tu non abbia a vergognarti se le tue azioni non fossero state poi all’altezza dei discorsi.” (Confucio)

La coerenza, la reputazione sono aspetti determinanti.

Mentire è un errore nella vita reale, figuriamoci se lo stesso principio non vale anche anche quando si parla di marketing.

Le bugie hanno le gambe corte. sempre e comunque.

Quindi fingersi chi non si è realmente, confezionare “balle” su prodotti meravigliosi che si rivelano “ciofeche” determina un fallimento.

Un effetto boomerang.

Il marketing non è finzione.

Debbo dirti che onestamente su questo aspetto non sono caduto, perchè per carattere non sono bugiardo.

Tuttavia ho sempre avuto il dubbio se come consulente avesse senso mostrarmi con i miei difetti, il mio accento, le parole che ogni tanto mi mangio per la fretta…

Ho pensato di sì.

Perchè devo fingere di essere chi non sono?

Ho un podcast e se un cliente si avvicina a me dopo aver sentito alcune puntate e mi sceglie come potenziale fornitore/consulente è giusto che veda e senta che sono lo stesso anche in carne ed ossa.

Attenzione anche quando ci presentiamo come attenti alle esigenze dei clienti e poi nella pratica non lo siamo affatto.

Quando diciamo di “mettere i clienti al centro” e poi trattiamo “a pesci in faccia” chiunque…

Pensiamo a costruire solide basi come su una relazione qualsiasi.