In altri articoli ti ho parlato di content marketing e pubblicità.

In questo ti vorrei elencare quattro specifiche differenze che contraddistinguono questi due approcci del marketing: inbound e outbound.

Il content marketing insegna, la pubblicità vende

La pubblicità intesa non come contenuto sponsorizzato ma, come spiega la Treccani, insieme delle modalità e degli strumenti usati per segnalare l’esistenza e far conoscere le caratteristiche di merci, servizi, prestazioni di vario genere, attraverso i messaggi ritenuti più idonei per il tipo di mercato cui sono indirizzati, è una parte del processo di marketing.

Quando pensiamo al content marketing, però, pensiamo ad un approccio in cui attraverso un contenuto educativo, informativo o di approfondimento andiamo a dare un qualcosa di diverso rispetto ad una promozione.

Aiutiamo a risolvere dubbi, perplessità, facciamo aumentare la consapevolezza del potenziale cliente e contestualmente anche la nostra reputazione nei loro confronti.

Il content marketing connette, la pubblicità interrompe

I messaggi pubblicitari sono soliti interrompere e invadere i momenti di intrattenimento o di vita quotidiana. 

Stai ascoltando la radio e uno spot interrompe la fruizione del programma che stavi seguendo, una telefonata ti interrompe mentre stai facendo altro…

I contenuti, abbiamo detto qui sopra, aiutano e pertanto riescono a connetterci con i nostri interlocutori in modo ottimale e più intenso, grazie alla loro utilità.

Si crea un rapporto attraverso un contenuto e le possibili interazioni, non agendo da disturbatori ma intercettando problemi e bisogni reali, facendo leva su quelli.

Il content marketing attiva il cervello, la pubblicità il portafoglio

Un contenuto, se ben costruito, attiva l’interlocutore in vari modi, soprattutto stimolando il suo intelletto. 

Pensa ad un articolo di blog che spiega un concetto che diventa di grande utilità per il lettore, una puntata di un podcast o un video tutorial che hanno l’obiettivo di aiutare a risolvere un bisogno specifico. 

La pubblicità anche se ben fatta, può sicuramente stimolare l’emotività, ma ha l’obiettivo di far aprire direttamente il portafoglio allo spettatore/ascoltatore. 

Il content marketing è lento, ma duraturo, la pubblicità è immediata e volubile

Tra i vantaggi del content marketing ti ho raccontato quanto, a meno che di argomenti ad alto tasso di “obsolescenza”, il contenuto lavori per te nel tempo ed anche (e soprattutto) nella lunga distanza.

La pubblicità dura il tempo in cui andiamo a circoscrivere la campagna e finisce quando la stessa non è più attiva.

Pensa ad esempio ad una pagina pubblicitaria su un quotidiano.

A questo punto, cosa dovresti fare?

Usa il content marketing per attirare persone, mantenere la loro attenzione, renderti utile, diventare autorevole e quando l’interlocutore sarà riscaldato a dovere, potrai proporgli la pubblicità del tuo prodotto o servizio.