I touch point e l’esigenza di non appoggiarsi solamente sulle spalle del gigante

Se credi nel content marketing è probabile che tu abbia creato una rivista, una newsletter, un podcast, una serie di video, un blog … cerchi giustamente di presidiare un mezzo e, tramite quello, di posizionarti affinché chi avesse bisogno di te ti trovi.

I casi sono molteplici, le forme dei contenuti e i mezzi di distribuzione tantissimi e variano a seconda di chi sei tu, del tuo progetto, dei tuoi interlocutori.

Ma mettiamo ad esempio che tu scelga di aprire un blog.

Facendolo andresti ad aiutare i motori di ricerca a farti trovare dagli utenti, il tuo contenuto (se utile e ben costruito) infatti inizierebbe ad essere “macinato” dall’algoritmo di Google ad esempio e ad essere mostrato.

Magari hai un sito vetrina, istituzionale.

Ma aggiungendo dei contenuti periodici, utili e di valore, aiuteresti il tuo sito a crescere di visitatori e inizieresti a far sì che questi visitatori poi potenzialmente si possano trasformare in qualcosa di più.

Il mio consiglio è di fare quello che è più utile per i tuoi utenti/clienti/soci nel modo più fruibile a loro, sulla base del tuo essere, del tuo posizionamento e del tuo budget.

Ma una cosa che vale per tutti te la dico: lavora con una tua “proprietà”, una “tua casa” dove puoi fare tu le regole e dove non sei costretto/a a scendere a compromessi con algoritmi o con le mode del momento, oltre che legarti in modo indissolubile  ad aziende fortissime (vedi Facebook o Tik Tok, ad esempio) che se un domani fallissero o cambiassero idea ti vedrebbero perdere tutto ciò che hai fatto.

Banalmente … un sito è tuo, Facebook no.

Questo non vuol dire escludere tutto ciò che non è nostro, ma inglobare nella nostra strategia qualcosa di nostro da cui partire e a cui appoggiarci sempre.

Se sei fortissimo/a su Instagram non dimenticare che il tuo successo può avere una data di scadenza, che non dipende solo da te.

Non rischiare di perdere tutto, a causa di un algoritmo o di un capriccio altrui.

C’è anche un altro aspetto da tenere in considerazione quando ragioniamo su un progetto di marketing: gli incontri tra interesse e proposta creano una forte relazione tra un’azienda e una persona e si snodano su vari canali (online e offline).

Quando e come le persone ci incontrano nel loro percorso di vita in cui vanno alla ricerca di ciò che noi offriamo sul mercato?

Ciascuno dei punti di incontro tra noi e il cliente si chiama touch point nel linguaggio del marketing.

Ognuno di essi diventa un’occasione per emergere dal rumore di fondo del mercato e far vedere quello che siamo capaci di fare.

Creando contenuti specifici per ogni punto di contatto sarà dunque fondamentale: ci aiuterà ad accompagnare gli utenti fino alla conversione, al raggiungimento cioè del nostro obiettivo.

Buon lavoro!