“Sono un imprenditore, non un comunicatore”
“Per fare tutto quel marketing ci vuole tempo e non ne ho”
“Faccio un altro mestiere”
“Ho perso tutta la giornata a fare dei post per i social network”

Alzi la mano chi non ha mai detto (o almeno pensato) tutto questo.

Io ogni tanto cado in tentazione.
Penso di aver trascorso troppe ore sulla mia comunicazione rispetto a fare altro.

In effetti per fare content marketing, ad esempio, il tempo da impiegare non è poco.

Ma ragionando a freddo capisco che tutti gli sforzi non sono vani, se rientrano in un progetto complessivo.

Pensare ad un contenuto, realizzarlo e diffonderlo sono azioni specifiche che non si riescono a comprimere in pochi secondi/minuti.

Tutto dipende da alcuni fattori: organizzazione, priorità, abitudine, attitudine e dall’allenamento.

Organizzazione

La vera perdita di tempo è la disorganizzazione e la non individuazione di priorità.

Quindi dobbiamo essere lucidi e capire come distribuire le ore della giornata, capendo ciò che è necessario ed urgente fare, ciò che possiamo delegare, ciò che possiamo rimandare e ciò che è importante ma che ha una più lunga scadenza.

E’ possibile utilizzare vari metodi: io uso quello dei quadranti (la matrice di Stephen Covey), di cui mi hanno parlato in alcuni corsi.

Se non lo facciamo saremo sempre affogati.
Dobbiamo costruirci un metodo di lavoro ed attenerci a quello: programmare le attività nostre e degli altri (magari il giorno precedente?) ed arrivare pronti ad affrontare la giornata avendo davanti una lista di cose da fare realistica.

Priorità

Il cliente rompiscatole è una priorità?
O lo è un’effettiva scadenza relativa ad altri?

Anche questo aspetto è determinante: riuscire a riconoscere le vere priorità non è affatto semplice.

Ciò che è importante è raramente urgente e ciò che è urgente è raramente importante. (Eisenhower)

Domandati se per te la comunicazione ed il marketing di te stesso (professionista/associazione/azienda) sono importanti o no.
Forse no, altrimenti avresti un approccio diverso.

Oggi hai utenti/clienti? Bene. Sono contentissimo per te.
Ma ne vuoi anche domani?

Io sì.

Il futuro ce lo costruiamo inevitabilmente con quello che facciamo oggi: lavorando bene con i clienti attuali, ma anche coltivando il terreno della nostra reputazione e della nostra comunicazione.

Se all’improvviso restassimo senza lavoro perché, ad esempio, a scadenza contrattuale la nostra consulenza non venisse rinnovata?

Cercheremmo di correre ai ripari, arrabattandoci in azioni magari corrette ma con una “fretta del diavolo” che non ci porterebbe comunque dei risultati immediati.

Mi pare di avertelo già detto: i risultati del cosiddetto “inbound marketing” si vedono nel lungo periodo.

Oppure se sei convinto che basti bussare alla porta di potenziali clienti per farsi aprire fai pure…

Ricapitolando questo aspetto, quindi, il concetto rimane il medesimo: se crediamo che la comunicazione sia importante dobbiamo ritagliare spazi e tempi adeguati nella nostra giornata/settimana.

Per me rimane una priorità assoluta comunicare chi sono, cosa faccio e come posso eventualmente essere utile.

Abitudine e attitudine

Credimi. Tenendosi in esercizio, ciò che prima si costruiva in tante ore, dopo un po’ lo si fa in meno tempo.

Forse ti starai chiedendo il perché io ti stia spingendo verso “la comunicazione fai da te”, piuttosto che dirti che ci sono professionisti come me che possono aiutarti a fare tutto.

Non te lo dico perché non è così.

I professionisti come posso essere io, molto probabilmente ti servono, ma non per “sbolognare” loro l’incombenza comunicazione e marketing.

Il lavoro è di squadra.

Ciascuno per le sue competenze.

Se sei un professionista ragioni da solo, se dirigi un’associazione hai probabilmente persone che come te (spesso in modo volontario) spendono il tempo per la causa e potreste ad esempio suddividervi un po’ di competenze.
Se sei un imprenditore hai varie strade a seconda che tu abbia o no un reparto marketing e comunicazione.

Io ad esempio cosa faccio?

Mi siedo al tuo fianco, ti aiuto a focalizzarti, cerco di far emergere punti di forza, debolezza e costruiamo insieme un piano, una strategia con l’obiettivo di comunicare attraverso la tua reputazione, grazie ad un metodo che si basa sui contenuti.

E’ proprio su questi contenuti che tu diventi indispensabile.
Perché sono il tuo pane e quello di chiunque lavori con te.

Non posso metterci io la faccia per te, c’è bisogno che tu ti metta in gioco, con il mio aiuto e supporto, certamente.

 

Se credi che comunicare ti faccia solo perdere tempo, rivedi le tue priorità e fatti la domanda di come farai a lavorare anche domani se non costruisci basi solide oggi.