Ti ricordi quella canzone di Zucchero Fornaciari che diceva “Non c’è più rispetto….”

Credo che sia importante per noi professionisti non parlare solo di marketing, di tecnica, di digital ma sia necessario affrontare temi che riguardino l’etica.

Il “rispetto” è per me, anche nel lavoro, una condizione essenziale.

Esigo rispetto e mostro rispetto.

Ma cos’è realmente il rispetto?

Bellissima la definizione che ne fa Wikipedia:

Il rispetto è la considerazione speciale che si dà a qualcuno o a qualcosa, si riconosce come valore sociale e speciale.”

Sarà un atteggiamento che a qualcuno, forse, potrà sembrare ingenuo, ma anche sul lavoro ho sempre un approccio molto cauto nei confronti dell’impegno e del lavoro altrui.

Sono reticente nel pretendere e ho la tendenza a non far perdere tempo ai miei interlocutori.

Io questo lo chiamo rispetto.

Trovo alquanto scorretto credere di essere l’unico ad avere priorità, urgenze e mi irrita tremendamente prendere decisioni per altri quando non di mia competenza.

Il rispetto passa anche da questo: accettando i nostri limiti e riconoscendo i confini tra le professioni.

Eppure, non è cosa scontata.

Nella comunicazione il rispetto è una condizione essenziale.

Facci caso: chi non possiede questo valore, difficilmente comunica con efficacia.

Non sto parlando di affabulatori o manipolatori da palcoscenico, ma di comunicazione che è un’altra cosa.

Comunicare è un’azione che presume un’etica di fondo (almeno io la intendo così).

Se voglio riuscire e trasmettere un concetto, ho bisogno che il mio atteggiamento sia rispettoso, passando dall’accettazione di chi ho di fronte.

Questo deve accadere anche quando l’interlocutore non è d’accordo con noi, ma se almeno comprende quanto stiamo cercando faticosamente di dire, allora staremo comunicando con lui/lei.

Se manca il rispetto, però, cosa facciamo intendere?

Rischiamo di provare a circuire le persone, tenderemmo a mentire a noi stessi e a loro perché in realtà non sentiremo affatto quella considerazione per lui/lei/loro.

Quando ti senti rispettato, trovi meno forzato ascoltare cosa ha da dirti chi sta provando ad entrare in relazione con te?

Non si tratta quindi di usare leve persuasive, ma di applicare un concetto, un valore, una caratteristica che dovremmo avere dentro di noi e con la quale confrontarci in ogni circostanza.

Se diciamo di esigere il rispetto, rispettiamo.

Se vogliamo comunicare con efficacia, rispettiamo gli altri ed otterremo più attenzione.

Non è cosa scontata, non credere.

Non è una dimostrazione di forza essere arroganti e irrispettosi.

Tutt’altro.