Ho usato un titolo acchiappaclick (i segreti dei social) per confutare una tesi.
Perdonatemi.

Io non credo a formule magiche e penso che ciascuno abbia canali e modi di comunicare differenti che si debbono adattare al contesto e che davvero non vi siano trucchi vendibili per standardizzare un metodo.

E detesto quando mi si prova a propinare “fuffa”, pertanto lungi da me voler venderla ad altri.

Però in assoluto tre consigli che funzionano al di là di tutto riesco a trovarli e credo che si possano applicare sempre e comunque.
Vediamo come e perchè non entro in contraddizione con quanto avevo appena dichiarato poco sopra.

1) Coerenza

E’ un elemento pregnante e premiante. Sui social come nella vita reale essere coerenti con sè stessi o con il proprio essere è un segnale di autenticità ad affidabilità.
Le persone che ci osservano noteranno quando ci discostiamo dal nostro essere o da quello che loro hanno percepito come nostro essere.
Non dobbiamo nasconderci o tantomeno vivere una doppia vita.
Dobbiamo essere noi stessi, al massimo delle nostre potenzialità, senza dimenticarci che ciò che scriviamo difficilmente poi si cancella.
Tecnicamente possiamo anche farlo ma se qualcuno ha una buona memoria oppure conserva uno sreenshot a nostra insaputa la maschera può cadere molto facilmente.

2) Costanza

Comunicare in modo solo estemporaneo o casuale NON premia.
Possiamo avere il colpo di fortuna una volta, poi però è necessario vivere il quotidiano e avere la continuità giusta nel comunicare o comunicarsi.
Ciò non significa che dobbiamo fare 5 post a settimana o 7 o 3 o 1, non è questione di numeri. Troviamo il nostro equilibrio, lo programmiamo e restiamo costanti.
Passando sopra agli insuccessi, imparando dagli errori. Non saremo Chiara Ferragni o Marco Montemagno, Gianni Morandi o Lodovica Comello ma solo pazientando, migliorandoci e battendo il ferro riusciremo a farci notare.

3) Qualità

Quando saremo percepiti come qualitativamente superiori ad altri o degni di nota allora si accorgeranno di noi e inizieremo a far fruttare lo sforzo di comunicazione che facciamo ogni giorno.
Ecco che allora non dobbiamo cadere nel tranello Facebook = passatempo = stupidaggini = livello basso perchè “i like abbondano nelle bacheche degli stolti”
Anche se è vero che i gattini o i meme esilaranti spopolano, tranne in casi eccezionali con quelli non costruiremo il nostro business.
Vi affidereste ad un professionista che dà l’impressione del “cazzaro”? Mi perdonerete il linguaggio colorito ma penso di rendere l’idea.
Cerchiamo di costruirci un’aurea professionale, seria (non seriosa), manteniamo l’ironia ma ricordiamoci sempre che sui social le mimiche facciali non si vedono ed è facile equivocare.
La qualità si gioca sì sui contenuti ma anche come siamo capaci di proporli e cosa ci costruiamo attorno, oltre al fatto che per tornare al concetto di fuffa, la coerenza è poi facilmente misurabile ed un problema di reputazione online corrotta non è di facile soluzione, come non lo è nella vita “offline”.

“I clienti vogliono valore, costi bassi, convenienza elevata e comunicazione, non promozione.” (Philip Kotler)