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Quante volte cerchiamo le ricette pronte per fare qualsiasi cosa?

Un “Bignami” a portata di click o un “tutorial” (detto con terminologia di questo secolo) su Facebook attendibile e certo non esiste.

Ma di certo ci sono atteggiamenti e considerazioni che possiamo fare e che dobbiamo cercare di applicare.

Parliamo del mondo delle “fan page”.

Se Facebook è un bar, l’utente medio (noi stessi siamo i primi) non lo utilizziamo per cercare chi ci vende qualcosa, ma navighiamo la nostra newsfeed in cerca di aggiornamenti dei nostri contatti (quelli con cui interagiamo di più o che Faccialibro considera a noi più affini o che potrebbero suscitare il nostro maggiore interesse) o di qualche pagina che ci compare.

Domandiamoci: perchè quasi trenta milioni di italiani ogni mese sono attivi su questo benedetto social?

Cosa cercano? Cosa vogliono?

Noi cosa vogliamo e cosa facciamo in fine dei conti?

Cazzeggiamo, spiamo, ci sfoghiamo e in parte ci informiamo.

Facendolo, ci sentiamo parte di un qualcosa e pensiamo di essere persone che godono di una certa visibilità probabilmente.

E’ umano.
Datti anche tu una risposta!

Fatta questa analisi anche personale allora possiamo iniziare a scrivere il nostro bel post, seguendo alcuni suggerimenti.

Regola 1: un post per essere letto deve catturare l’attenzione nel rumore generale

Il sensazionalismo è un errore veniale, mi raccomando.
Tuttavia è nostro dovere compiere uno sforzo intellettuale per colpire il lettore in quei fatidici 8 secondi o forse meno in cui abbiamo la sua attenzione.
Aiutandoci con le immagini (magari inedite e di nostra proprietà) o con dei video (idem come sopra) oppure con dei testi che abbiano un senso ed un obiettivo.

Regola 2: la vendita diretta non è roba per Facebook

Che senso ha aprire una fan page se non posso vendere?
Obiettivo della pagina che curiamo è quello di farci conoscere ed apprezzare. Poi pian piano quello di convertire questa affezione in interessamento e poi all’acquisto.
Quindi togliamoci dalla testa che tediando quei pochi che ci leggeranno con dei listini allora faremo il nostro dovere.

Regola 3: non parliamo di noi stessi

Bella roba….e come facciamo a farci conoscere?
Torniamo a metterci nei panni di chi ci dovrebbe leggere e poi anche apprezzare. Perché dovrebbe farlo? Quello che facciamo noi lo fanno magari tanti altri, magari competitors famosi e rinnomati…
Parlare di noi ammorba. Provate ad immaginarvi una sera a cena con un possibile partner. Pensate di prendere la parola e parlare solo di voi o che l’altra persona faccia lo stesso, quando non richiesto. Considerereste la serata un successone? Pensate che a quell’appuntamento abbia poi seguito?

Attenzione però se parlando di te e della tua esperienza o di quella volte che…. aiuti e dai informazioni utili allora non è un problema … fallo pure ?

Regola 3bis: bandiamo l’autoreferenzialità

Ho capito, ma se non parlo di me di chi devo parlare?
Oh questa è la domanda giusta. SE parliamo di noi allora lo facciamo in modo che chi ci legge ne abbia un benefico, altrimenti facciamo parlare magari chi ci conosce o chi ha avuto un vantaggio da quello che abbiamo fatto per lui/lei. Parliamo e facciamo parlare chi magari ci affianca o chi si occupa ad esempio della produzione o della catena di montaggio.
Parliamo degli aspetti collaterali positivi e negativi… insomma facciamoci venire idee creative.

Regola 4: rendiamoci utili

Sì…e poi?
Trovare consigli intelligenti o esperienze che possano aiutare è quello che in fin dei conti anche noi cerchiamo. Pensiamo alle nostre ricerche su google.

Regola 5: rendiamo attivo il prossimo

In che senso?
Stimoliamo discussioni (con attenzione), poniamo domande (e rispondiamo), facciamo richieste, chiamiamo all’azione il nostro utente.
Commenti e condivisioni aumentano più dei LIKE la visibilità del post, lo sapevi?

Regola 6: testiamo la nostra fan base

In parole povere?
Utilizziamo la sponsorizzazione (ma non a casaccio) per dare visibilità a ciò che scriviamo. Scegliamo un pubblico coerente con il nostro target e interessato.
Se le persone che ci hanno messo like non lo sono …. è un problema.
Amici e parenti non vanno invitati a mettere il mi piace… conquistiamoci i like ma di qualità.

Regola ultima: non possiamo piacere a tutti

Eccoci al punto dolente.
La notorietà è un qualcosa che si paga, comunque sia avremo detrattori e chi ci apprezzerà.
Sta a noi cercare l’apprezzamento con un atteggiamento onesto, responsabile e professionale, ma anche in questo caso chi ci vorrà male si farà vivo. Non censuriamo, mi raccomando e troviamo la risposta giusta per volgere la critica a nostro vantaggio!

Queste, forse, le regole per un post su Facebook di successo. Ad ognuno la propria risposta.
Buon lavoro e fammi sapere se funziona.

(Foto: unsplash.com/@zal3wa)