L’intelligenza artificiale (AI) sta assumendo un ruolo sempre più rilevante in vari settori, incluso quello dell’istruzione.
Per chi, come me, lavora nella formazione e vede il potenziale educativo di questi strumenti, è evidente quanto sia fondamentale un approccio ponderato e graduale per introdurre l’IA nelle scuole.
L’obiettivo è che gli insegnanti possano utilizzarla come supporto e che gli studenti la adottino in modo critico ed etico.
Già dal documento dell’OCSE “The Future of Education and Skills: Education 2030” si evidenzia la crescente necessità per le scuole di preparare gli studenti ad affrontare cambiamenti economici e sociali sempre più rapidi, guidati dalla globalizzazione (interconnessione crescente tra paesi e mercati) e uno sviluppo tecnologico accelerato.
L’IA come strumento, non come sostituto
In primo luogo, è essenziale chiarire che l’IA non può né deve sostituire il docente. La forza dell’educazione risiede nella relazione e nell’interazione umana, che nessun algoritmo potrà mai replicare.
Piuttosto, l’IA dovrebbe essere vista come uno strumento che libera il docente da compiti ripetitivi, come ad esempio:
- automatizzare la valutazione,
- creare contenuti didattici personalizzati.
Queste attività, se delegate all’IA, lasciano più spazio agli insegnanti per concentrarsi su aspetti creativi e interattivi dell’insegnamento, promuovendo un apprendimento più attivo e personalizzato.
Formazione per docenti e studenti
Per un’implementazione efficace, la formazione deve essere al centro di questa transizione.
I docenti necessitano di competenze tecniche per padroneggiare gli strumenti di IA, ma anche di una formazione etica e critica per comprenderne le implicazioni. Gli studenti, dal canto loro, devono imparare cosa sia l’IA, come funziona e come utilizzarla in modo consapevole.
Gli elementi chiave della formazione
- Consapevolezza dei limiti dell’IA: L’IA non è infallibile, e i suoi risultati dipendono dai dati e dai modelli utilizzati.
- Distinzione tra contenuto reale e generato: È importante sviluppare la capacità di riconoscere contenuti falsi, come i deepfake, ed essere consapevoli dei rischi associati a un uso non etico.
- Privacy e sicurezza dei dati: La formazione deve includere lezioni sui dati personali e sui diritti di privacy, in linea con normative come il GDPR.
Orientamenti Etici per gli Educatori sull’uso dell’IA e dei dati nell’insegnamento e nell’apprendimento
La Commissione Europea, con il documento “Orientamenti etici per gli educatori sull’uso dell’intelligenza artificiale (IA) e dei dati nell’insegnamento e nell’apprendimento” (2022), ha fornito un quadro etico per l’uso dell’IA nelle scuole.
Questo documento mira a garantire un uso responsabile e consapevole della tecnologia, sia per i docenti che per gli studenti, evidenziando alcune considerazioni etiche fondamentali:
- Intervento umano: l’IA deve supportare gli insegnanti, non sostituirli, mantenendo la centralità del loro ruolo educativo.
- Equità: l’IA va usata in modo equo e non discriminatorio, per garantire uguali opportunità di apprendimento a tutti gli studenti.
- Umanità: l’interazione umana e la dimensione emotiva dell’apprendimento sono fondamentali; l’IA deve essere integrata senza compromettere queste qualità.
- Scelta giustificata: l’introduzione dell’IA deve basarsi su scelte consapevoli, valutando attentamente i rischi e benefici, e promuovendo la trasparenza e il dialogo con la comunità scolastica.
Il documento stabilisce anche sette requisiti per garantire un’IA affidabile e responsabile, tra cui trasparenza, equità, protezione dei dati e robustezza tecnica.
Gradualità nell’introduzione dell’IA
Introdurre l’IA nella scuola dovrebbe avvenire in modo progressivo, partendo da applicazioni semplici e a basso rischio.
Alcuni esempi di strumenti di IA facilmente utilizzabili nel contesto scolastico includono:
- Traduttori automatici per supportare studenti stranieri e facilitare l’integrazione.
- Sistemi di apprendimento personalizzato che adattano i contenuti al ritmo di ogni studente, come le piattaforme che suggeriscono esercizi o lezioni in base al livello individuale.
- Strumenti di creazione di presentazioni o quiz interattivi: questi strumenti, che richiedono una minima supervisione, possono motivare gli studenti e rendere le lezioni più dinamiche.
Man mano che docenti e studenti acquisiscono competenze nell’utilizzo di strumenti più semplici, sarà possibile introdurre strumenti più avanzati, come assistenti virtuali o chatbot educativi, tenendo sempre presente la necessità di un controllo e di una supervisione umana.
Etica e responsabilità
Uno dei temi più complessi è l’uso etico dell’IA nella scuola. Questa tecnologia pone questioni importanti sul piano etico, che devono essere affrontate con trasparenza. Ad esempio:
- Algoritmi non discriminatori: Gli strumenti di IA devono essere equi e privi di bias che possano svantaggiare determinati gruppi di studenti.
- Sicurezza dei dati: La raccolta e l’archiviazione dei dati degli studenti deve rispettare le normative vigenti, come il GDPR, garantendo la protezione delle informazioni sensibili.
- AI Act e regolamentazione: Il regolamento europeo sull’IA (AI Act) offre un quadro normativo per un uso sicuro ed etico dell’IA, definendo le responsabilità delle istituzioni educative.
Esempi di Applicazione dell’IA nella Scuola
Alcuni esempi concreti di applicazioni dell’IA nelle scuole includono:
- Sistemi di tutoraggio intelligente: piattaforme che adattano i contenuti al ritmo di ogni studente e offrono supporto mirato.
- Apprendimento linguistico: strumenti che supportano l’apprendimento delle lingue tramite chatbot e feedback interattivi.
- Valutazione automatica: sistemi che analizzano e forniscono feedback su testi scritti, supportando gli studenti e riducendo il carico di lavoro degli insegnanti.
- Analisi predittiva: strumenti che individuano precocemente rischi di abbandono scolastico o difficoltà di apprendimento.
L’Intelligenza Artificiale come opportunità per un’istruzione evoluta
L’introduzione dell’IA nella scuola rappresenta un’opportunità straordinaria per migliorare l’apprendimento e la didattica. Tuttavia, è essenziale che questa trasformazione avvenga in modo responsabile, valorizzando il ruolo dell’insegnante e tutelando i diritti degli studenti.
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